Ti è mai capitato di leggere l’etichetta di un prodotto elettrico e vedere la sigla “IP” seguita da un numero a doppia cifra? Se sei arrivato sin qui probabilmente sì ma forse vorresti capirne di più sul significato di quelle lettere e di quei numeri. In questo articolo vedremo il significato di questo codice così tanto utilizzato. Se infatti siamo attenti a leggere l’etichetta di un prodotto è facile trovare l’indicazione IP. Certo, dipende dal tipo di prodotto, ma per molte tipologie l’indicazione è obbligatoria ed è anche utile all’utilizzatore finale conoscerla così da capire se il prodotto che si decide di utilizzare è adatto all’applicazione. Il grado di protezione IP si trova su tantissime tipologie di prodotti elettrici molto diverse come motori, quadri elettrici ma anche elettrodomestici e persino lo spazzolino elettrico!

Vediamo di seguito cosa significa grado di protezione IP, cosa significano le cifre e su cosa si basa questo grado.

Cosa è il grado IP

Grado IP, o meglio grado di protezione IP, significa il livello di protezione dell’involucro di un prodotto elettrico all’ingresso di corpi solidi e di liquidi. IP significa in inglese Ingress Protection ed i due numeri che seguono questa sigla indicano il livello di protezione. Dopo IP sono presenti sempre 2 cifre ed opzionalmente una o due lettere. La prima cifra indica il livello di protezione dell’involucro dall’ingresso dei solidi mentre la seconda cifra indica il livello di protezione dell’involucro dall’ingresso dei liquidi.

E’ una classificazione creata dallo IEC (International Electrotechnical Commission) per indicare quanto l’involucro di un prodotto elettrico è in grado di resistere all’ingresso di solidi oppure di acqua. Questo è un aspetto particolarmente importante relativo alla sicurezza elettrica in quanto sia l’ingresso di polvere che l’ingresso di acqua possono portare a situazioni di pericolo elettrico.

E’ facile immaginare come la presenza di acqua su un circuito elettrico sia un qualcosa di indesiderato per il facile crearsi di cortocircuiti che possono danneggiare i componenti e potenzialmente portare ad un corto tra le linee di alimentazione e terra generando pericolo di scossa elettrica. Lo stesso vale anche per la polvere che può essere conduttiva e generare appunto pericoli di sicurezza elettrica. Per qualsiasi dispositivo messo in commercio viene indicata una destinazione d’uso che ne indica in quali casi l’utilizzatore può impiegare il prodotto ma anche un ambiente di utilizzo che dipende dalla tipologia del dispositivo. Alcuni ambienti sono soggetti per esempio alla presenza di acqua oppure essere soggetti alla presenza di polveri.

Quando nell’involucro di un prodotto elettrico si ha l’ingresso di acqua o polvere quello che succede è che si vanno a ridurre le distanze in aria e superficiali, ad esempio, tra le parti di un circuito a polarità opposta, oppure tra le linee conduttive e la terra oppure tra le linee a tensione di rete e quelle a bassa tensione. In conseguenza di questo, gli isolamenti originali non sono più in grado di garantire un livello di sicurezza tale da non generare pericoli e si possono facilmente creare degli archi elettrici. Infatti basti pensare che non è necessario che un circuito stampato venga immerso in acqua perché si generino degli archi elettrici ma sono sufficienti delle piccole gocce di umidità o condensa e, in maniera analoga, lo stesso vale per la polvere.

Quali sono le norme per la valutazione del grado IP?

In Europa la norma tecnica di riferimento per la valutazione del grado IP è la IEC 60529 “Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)”. La norma è stata pubblicata da IEC nel 1997 e da allora sono state introdotti 2 aggiornamenti in cui principalmente sono state introdotte e meglio definite alcune condizioni di prova e sono state definite delle lettere addizionali che si possono aggiungere al codice IP. La norma IEC 60529 stabilisce la classificazione della protezione degli involucri per i prodotti elettrici con tensione nominale sino a 72,5 kV e le relative modalità di prova per attestarne la conformità.

Per il mercato del Nord America il grado di protezione degli involucri del materiale elettrico viene espresso in “Tipi”. Le norme di riferimento per gli involucri sono NEMA 250 “Enclosures for Electrical Equipment (1000 Volts Maximum)” oppure le norme di prodotto UL e CSA.

Cosa indica il grado di protezione IP?

Il grado di protezione IP indica il livello di protezione dell’involucro di un prodotto elettrico che il fabbricante dichiara contro l’ingresso di materiali solidi ed acqua. Il grado di protezione IP viene espresso tramite un codice costituito da due cifre a cui possono essere aggiunte una o due lettere. Ad ogni cifra o lettera corrisponde un livello o una caratteristica relativa alla protezione dell’involucro.

In alternativa alle cifre si può utilizzare la lettera “X” per indicare che il prodotto non è stato provato per quel tipo di protezione. Ad esempio, se il fabbricante di un prodotto dichiara un grado IP2X significa che il prodotto è stato provato che resiste ad un livello di protezione “2” contro l’ingresso di materiale solido come la polvere mentre non è stato provato contro l’ingresso di liquidi quali l’acqua.

Ad ogni cifra o lettera del grado IP corrisponde un significato specifico. Il significato di cifre e lettere è riassunto nei paragrafi successivi.

Struttura del codice IP

Il codice IP è costituito dalle lettere “IP” seguite da due cifre e, opzionalmente, da una o due lettere. Nello schema seguente è mostrata la struttura generale per un esempio di codice IP.

Struttura del Codice IP

Il codice va letto da sinistra a destra ed ogni posizione indica un tipo di protezione. Vediamo di seguito un esempio della struttura di un codice IP.

Modello di struttura di un Codice IP

Significato del codice IP

Il codice IP viene indicato attraverso le lettere IP seguite da due cifre e, opzionalmente, da due lettere. Ogni posizione ha un significato e dei valori ammissibili.

Cifre caratteristiche del Codice IP

Le cifre che seguono le lettere IP vengono chiamate in gergo “cifre caratteristiche”.

La prima cifra caratteristica indica il grado di protezione dell’involucro del dispositivo contro l’ingresso dei corpi solidi (protezione del dispositivo) e contro l’accesso delle persone alle parti in tensione (protezione delle persone). Può variare da 0 (zero) a 6 (sei) dove zero indica il minimo ovvero che il dispositivo non ha alcuna protezione mentre 6 indica la protezione massima.

La seconda cifra caratteristica indica il grado di protezione dell’involucro contro l’ingresso di acqua e può variare da 0 (zero) a 9 (nove). Zero indica il minimo ovvero che il dispositivo non è protetto dall’ingresso dell’acqua mentre 9 indica la protezione massima.

E’ convenzione indicare la lettera “X”, al posto di una cifra caratteristica, nel caso in cui il dispositivo non sia stato testato per quella cifra caratteristica. Ad esempio, IP2X indica che non è stato testato contro l’ingresso di acqua; IPXX indica che non è stato testato né contro l’ingresso dei solidi né contro l’ingresso dell’acqua.

Lettere opzionali del Codice IP

Dopo le cifre caratteristiche il fabbricante del dispositivo può indicare una o più lettere. La prima lettera dopo le cifre caratteristiche è detta “lettera addizionale” mentre la seconda è detta “lettera supplementare.

La lettera addizionale può essere una delle seguenti: A, B, C, D. La lettera addizionale rappresenta il grado di protezione contro l’accesso a parti pericolose ed è una estensione facoltativa del Codice IP. Non è quindi obbligatoria ma può essere inserita quando la protezione delle persone contro l’accesso a parti pericolose cioè il contatto con parti in tensione, è superiore a quanto indicato nella prima cifra caratteristica. Ha un significato analogo a quello della prima cifra caratteristica. La differenza rispetto alla prima cifra caratteristica è che la lettera addizionale indica unicamente il livello di protezione delle persone contro l’accesso a parti pericolose.

La lettera supplementare può essere una delle seguenti: H, M, S, W. La lettera supplementare indica delle caratteristiche particolari del dispositivo e, come la lettera addizionale, è una estensione facoltativa del codice IP.

Vediamo nella tabella seguente il dettaglio del significato di ogni cifra e lettera che possiamo trovare in un codice IP.

ElementoCifre / LettereSignificato per la protezione dell'involucro
Lettere caratteristicheIP//
Prima cifra caratteristica
(livello di protezione dalla penetrazione di corpi solidi estranei)
0Non protetto
1Protezione delle persone contro l’accesso a parti pericolose col dorso della mano e protezione dell'involucro contro l'ingresso di corpi solidi con diametro ≥ 50 mm di diametro
2Protezione delle persone contro l'accesso a parti pericolose con un dito e protezione dell'involucro l'ingresso di corpi solidi con diametro ≥ 12,5 mm di diametro
3Protezione delle persone contro l'accesso a parti pericolose con un attrezzo e protezione dell'involucro contro l'ingresso di corpi solidi con diametro ≥ 2,5 mm di diametro
4Protezione delle persone contro l'accesso a parti pericolose con un filo e protezione dell'involucro contro l'ingresso di corpi solidi con diametro ≥ 1,0 mm di diametro
5Protezione delle persone contro l'accesso a parti pericolose con un filo e protezione dell'involucro protetto contro la polvere
6Protezione delle persone contro l'accesso a parti pericolose con un filo e protezione totale dell'involucro contro la polvere
Seconda cifra caratteristica
(livello di protezione dalla penetrazione di acqua con effetti dannosi)
0Non protetto
1Protezione dell'involucro contro la caduta verticale di gocce d'acqua
2Protezione dell'involucro contro la caduta verticale di gocce d'acqua con involucro inclinato verso l'alto di 15°
3Protezione dell'involucro contro la pioggia
4Protezione dell'involucro contro gli spruzzi d'acqua
5Protezione dell'involucro contro i getti d'acqua
6Protezione dell'involucro contro i getti potenti di acqua
7Protezione dell'involucro contro gli effetti dell'immersione temporanea
8Protezione dell'involucro contro gli effetti dell'immersione continua
9Protezione dell'involucro contro getti d'acqua ad alta pressione e temperatura elevata
Lettera
addizionale
(opzionale)
AProtezione delle persone contro l’accesso con il dorso
della mano alle parti pericolose. Può essere utilizzato se la prima cifra caratteristica è "X" oppure ha grado 0. Es. IPXXA oppure IP0XA
BProtezione delle persone contro l’accesso con il dito alle parti pericolose. Può essere utilizzato se la prima cifra caratteristica è "X" oppure ha grado inferiore a 2. Es. IPXXB oppure IP0XB oppure IP1XB
CProtezione delle persone contro l’accesso con un attrezzo alle parti pericolose. Può essere utilizzato se la prima cifra caratteristica è "X" oppure ha grado inferiore a 3. Es. IPXXC oppure IP0XC oppure IP1XC oppure IP2XC.
DProtezione delle persone contro l’accesso con un filo alle parti pericolose. Può essere utilizzato se la prima cifra caratteristica è "X" oppure ha grado inferiore a 4. Es. IPXXD oppure IP0XD oppure IP1XD oppure IP2XD oppure IP3XD.
Lettera
supplementare
(opzionale)
HInformazione supplementare indicante che il dispositivo è ad alta tensione.
MInformazione supplementare indicante che il dispositivo è stato provato contro gli effetti dannosi dovuti all’ingresso d’acqua, quando le parti mobili dell’apparecchiatura sono in moto.
SInformazione supplementare indicante che il dispositivo è stato provato contro gli effetti dannosi dovuti all’ingresso d’acqua, quando le parti mobili dell’apparecchiatura NON sono in moto.
WInformazione supplementare indicante che il dispositivo è adatto all'utilizzo in condizioni atmosferiche particolari ed è dotato di protezioni addizionali.

Metodi di prova per la verifica del Codice IP

Per ogni cifra caratteristica ed ogni lettera addizionale esiste una prova che deve essere effettuata e superata prima di poter apporre il Codice IP sul dispositivo. Queste prove sono “prove di tipo” ovvero viene provato un singolo campione del dispositivo.

Per quanto riguarda le prove per la prima cifra caratteristica 5 e 6 occorre fare delle considerazioni particolari ovvero occorre definire in quali delle seguenti categorie rientra il dispositivo:

  • Categoria 1: durante il normale funzionamento del dispositivo la sua pressione interna può essere inferiore a quella atmosferica dell’ambiente ad esempio in presenza di cicli termici.
  • Categoria 2: durante il normale funzionamento del dispositivo la sua pressione interna non differisce dalla pressione atmosferica dell’ambiente.

Nel caso di dispositivi di Categoria 1, nell’involucro deve essere predisposto un foro cui va collegato un raccordo di aspirazione con un tubo attraverso il quale, per mezzo di una pompa, viene creata una depressione all’interno del dispositivo . Questo serve a verificare la tenuta delle parti interne che possono essere vulnerabili all’ingresso della polvere.

In generale, è sempre buona prassi verificare la presenza di eventuali norme di prodotto che possano specificare dei metodi di prova particolari o delle prove aggiuntive. Qualora ci siano delle norme di prodotto applicabili queste hanno sempre priorità su norme generiche come la IEC 60529.

Nella tabella seguente viene mostrato il metodo di prova utilizzato per ogni cifra caratteristica e lettera addizionale.

ElementoCifre / LettereSignificato per la protezione dell'involucroMetodo di prova
Lettere caratteristicheIP////
Prima cifra caratteristica
(livello di protezione dalla penetrazione di corpi solidi estranei)
0Non protettoNessuna prova.
1Protetto contro l'ingresso di corpi solidi con diametro ≥ 50 mm di diametroSi utilizza una sonda a sfera del diametro di 50 mm in ogni apertura dell'involucro. L’intero diametro della sfera non deve passare attraverso un’apertura dell’involucro e la parte della sonda che penetra nell'involucro deve comunque mantenersi ad una distanza adeguata dalle parti pericolose.
2Protetto contro l'ingresso di corpi solidi con diametro ≥ 12,5 mm di diametroPer verificare l'accesso alle parti pericolose si utilizza il dito di prova articolato che, se introdotto totalmente, non deve entrare in contatto con le parti in tensione. Per verificare l'accesso dei corpi solidi si utilizza come sonda una sfera del diametro di 12,5 mm in ogni apertura dell'involucro. L’intero diametro della sonda non deve passare attraverso un’apertura dell’involucro e la parte della sonda che penetra nell'involucro deve comunque mantenersi ad una distanza adeguata dalle parti pericolose.
3Protetto contro l'ingresso di corpi solidi con diametro ≥ 2,5 mm di diametroSi utilizza come sonda l'asta di prova con sezione di 2,5 mm, in ogni apertura dell'involucro. La sonda non deve per nulla penetrare nell'involucro.
4Protetto contro l'ingresso di corpi solidi con diametro ≥ 1,0 mm di diametroSi utilizza come sonda il filo di prova con sezione di 1 mm, in ogni apertura dell'involucro. La sonda non deve per nulla penetrare nell'involucro.
5Protetto contro l'ingresso di corpi solidi con diametro ≥ 1,0 mm e protetto contro la polverePer verificare l'accesso alle parti pericolose si utilizza il filo di prova con sezione di 1 mm che non deve penetrare nelle aperture e deve essere a distanza adeguata dalle parti pericolose.
Per verificare l'accesso dai corpi solidi di utilizza la camera della polvere in cui vi è la circolazione della polvere di talco mantenuta in sospensione tramite una pompa. Per gli involucri in categoria 1 è necessario collegare l'involucro del dispositivo alla pompa a vuoto.

E' permesso che penetri una limitata quantità di polvere in condizioni specificate. L'eventuale accumulo di polvere non deve compromettere la sicurezza del dispositivo e non deve ridurre la resistenza alle correnti superficiali.
6Protetto contro l'ingresso di corpi solidi con diametro ≥ 1,0 mm e protetto totalmente contro la polverePer verificare l'accesso alle parti pericolose si utilizza il filo di prova con sezione di 1 mm che non deve penetrare nelle aperture e deve essere a distanza adeguata dalle parti pericolose. Per verificare l'accesso dei corpi solidi si utilizza la camera della polvere in cui vi è la circolazione della polvere di talco mantenuta in sospensione tramite una pompa. Per gli involucri in categoria 1 (vedi paragrafo successivo) è necessario collegare l'involucro alla pompa a vuoto.

Non è permesso alcun deposito di polvere all'interno dell'involucro.
Seconda cifra caratteristica
(livello di protezione dalla penetrazione di acqua con effetti dannosi)
0Non protettoNessuna prova.
1Protetto contro la caduta verticale di gocce d'acquaIl dispositivo viene posto all'interno di una vasca di gocciolamento su un tavolo che ruota ad una velocità di 1 giro/min. L'acqua viene fatta gocciolare con una portata di 1 mm / minuto per 10 minuti.
L'eventuale penetrazione di acqua non deve compromettere la sicurezza del dispositivo e non deve ridurre la resistenza alle correnti superficiali.
2Protetto contro la caduta verticale di gocce d'acqua con involucro inclinato verso l'alto di 15°Il dispositivo viene posto all'interno di una vasca di gocciolamento in quattro diverse posizioni con inclinazione di 15° su una tavola fissa non rotante. L'acqua viene fatta gocciolare con una portata di 3 mm / minuto per 2,5 minuti per ogni posizione quindi la prova dura in totale 10 minuti.
L'eventuale penetrazione di acqua non deve compromettere la sicurezza del dispositivo e non deve ridurre la resistenza alle correnti superficiali.
3Protetto contro la pioggiaSono possibili due metodi di prova che consistono nell'utilizzare un tubo oscillante oppure un ugello di innaffiamento, in entrambi i casi garantendo un spruzzo a ± 60° dalla verticale. Nel caso si utilizzi un tubo oscillante la portata dell'acqua è pari a 0,07 l /min ± 5% per foro, moltiplicato per il numero di fori per una durata di . Mentre, nel caso si utilizzi l'ugello di innaffiamento la portata è di 10 l /min ± 5% per un tempo minimo di 5 minuti.

L'eventuale penetrazione di acqua non deve compromettere la sicurezza del dispositivo e non deve ridurre la resistenza alle correnti superficiali.
4Protetto contro gli spruzzi d'acquaSono possibili due metodi di prova che consistono nell'utilizzare un tubo oscillante oppure un ugello di innaffiamento, in entrambi i casi garantendo un spruzzo a ± 180° dalla verticale. Nel caso si utilizzi un tubo oscillante la portata dell'acqua è pari a 0,07 l /min ± 5% per foro, moltiplicato per il numero di fori per una durata di . Mentre, nel caso si utilizzi l'ugello di innaffiamento la portata è di 10 l /min ± 5% per un tempo minimo di 5 minuti.

L'eventuale penetrazione di acqua non deve compromettere la sicurezza del dispositivo e non deve ridurre la resistenza alle correnti superficiali.
5Protetto contro i getti d'acquaSi utilizza un ugello per getti d'acqua con portata pari a 12,5 l /min ± 5% per almeno 3 minuti.

L'eventuale penetrazione di acqua non deve compromettere la sicurezza del dispositivo e non deve ridurre la resistenza alle correnti superficiali.
6Protetta contro i getti potenti di acquaSi utilizza un ugello per getti d'acqua con portata pari a 100 l /min ± 5% per almeno 3 minuti.

L'eventuale penetrazione di acqua non deve compromettere la sicurezza del dispositivo e non deve ridurre la resistenza alle correnti superficiali.
7Protetto contro gli effetti dell'immersione temporaneaSi pone il dispositivo in una vasca. Il livello dell'acqua deve essere oltre i 15 cm rispetto alla parte più alta del dispositivo e oltre 1 metro per la parte inferiore del dispositivo. La durata della prova è di 30 minuti.

L'eventuale penetrazione di acqua non deve compromettere la sicurezza del dispositivo e non deve ridurre la resistenza alle correnti superficiali.
8Protetto contro gli effetti dell'immersione continuaIl dispositivo viene posto all'interno di una vasca. Le modalità della prova dipendono da eventuali Norme di prodotto o da accordi tra fabbricante ed utilizzatore quindi, variano su specifica del richiedente.

L'eventuale penetrazione di acqua non deve compromettere la sicurezza del dispositivo e non deve ridurre la resistenza alle correnti superficiali.
9Protetto contro getti d'acqua ad alta pressione e temperatura elevataSi utilizza un ugello per getti d'acqua con portata pari a 15 l /min ± 1% in grado di fornire una forza tra 0,9 e 1,2 Newton. La temperatura dell'acqua è pari a 80 ± 15 °C.

L'eventuale penetrazione di acqua non deve compromettere la sicurezza del dispositivo e non deve ridurre la resistenza alle correnti superficiali.
Lettera
addizionale
(opzionale)
AProtetto contro l’accesso con il dorso
della mano alle parti pericolose.
Stesse condizioni di prova di IP1X.
BProtetto contro l’accesso con il dito alle parti pericolose.Stesse condizioni di prova di IP2X.
CProtetto contro l’accesso con un attrezzo.Stesse condizioni di prova di IP3X.
DProtetto contro l’accesso con un filo. Stesse condizioni di prova di IP4X.

Esempi di Codice IP

A titolo di esempio nella tabella seguente vengono mostrati degli esempi di Codice IP ed il relativo significato.

Codice IPSignificato
IP2XL'involucro del dispositivo è protetto contro l'accesso del dito di prova. La protezione dell'involucro contro la penetrazione dell'acqua non è stata testata.
IP22L'involucro del dispositivo è protetto contro l'accesso del dito di prova e contro l'accesso di gocce di acqua deviate di 15°.
IP24L'involucro del dispositivo è protetto contro l'accesso del dito di prova e contro gli spruzzi di acqua.
IP44L'involucro del dispositivo è protetto contro l'ingresso di corpi solidi con diametro ≥ 1,0 mm e contro gli spruzzi di acqua.
IP55L'involucro del dispositivo è protetto contro l'ingresso della polvere e contro i getti di acqua.
IP65L'involucro del dispositivo è totalmente protetto contro l'ingresso della polvere e contro i getti di acqua.
IPX5/IPX7L'involucro presenta una doppia applicazione. L'involucro è protetto contro i getti d'acqua e l'immersione temporanea.

Strumentazione di laboratorio per le prove IP

Come abbiamo visto in questo articolo, indicare su un prodotto, il Codice IP significa aver svolto delle specifiche prove ed averle superate. Per svolgere queste prove occorre della strumentazione particolare.

Vediamo di seguito la principale attrezzatura utilizzata generalmente nell’esecuzione delle prove IP.

Sfera di prova

Sfera di prova

La sfera di prova è una sonda molto semplice costituita da una sfera rigida in materiale metallico utilizzata per verificare la protezione dell’involucro contro l’ingresso di corpi solidi. Il diametro della sfera varia a seconda del tipo di prova ovvero a seconda della cifra caratteristica da verificare. Per la prima cifra 1 (IP1X) la sezione è 50 mm mentre per la prima cifra 2 (IP2X) la sezione è 12,5 mm. Per questi tipi di prove la sfera è priva di impugnatura. Durante la prova si introduce la sfera in ogni apertura dell’involucro e si verifica che questa non la attraversi completamente.

Dito di prova articolato

Dito di prova articolato

Il dito di prova articolato è una sonda utilizzata per la verifica del grado di protezione IP2X oppure IPXXB per quanto riguarda la protezione dell’involucro contro l’accesso di persone a parti in tensione. Questa sonda è costituita da una parte adibita ad impugnatura ed una parte relativa alla sonda vera e propria. La parte nella zona dell’impugnatura è in materiale isolante ed ha una sezione maggiore rispetto al dito in modo da fungere da piastra di arresto. La parte che simula il dito è lunga 80 mm con sezione massima di 12 mm, è in materiale metallico e presenta delle giunzioni che permetto di simulare le falangi. Durante la prova si introduce la sonda in ogni apertura dell’involucro e si usano gli snodi delle articolazioni per verificare che la sonda non tocchi parti in tensione del dispositivo.

Asta e filo di prova

Asta / Filo di prova

L’asta di prova ed il filo di prova sono delle sonde utilizzate per la verifica della prima cifra caratteristica da 3 a 6. Sono costruttivamente simili in quanto sono costituite da una impugnatura in materiale isolante, una sfera in materiale isolante che fornisce la superficie d’arresto della sonda ma differiscono per la sezione della parte terminale. L’asta di prova presenta la parte terminale in acciaio con una sezione di 2,5 mm e viene utilizzata per le prove IP3X oppure IPXXC. Nel filo di prova la parte terminale è sempre in acciaio ma ha una sezione di 1 mm e viene utilizzata per le prove IP4X, IP5X, IP6X oppure IPXXD. L’asta o il filo, viene introdotto in tutte le aperture dell’involucro e non deve entrare in contatto con parti in tensione.

Camera della polvere

Camera della polvere

La camera della polvere è lo strumento che viene utilizzato per le prove IP5X ed IP6X per la verifica della protezione dell’involucro di un dispositivo contro la polvere. La polvere utilizzata nelle prove è una polvere di talco che viene mantenuta in circolo all’interno della camera tramite una apposita pompa. Le dimensioni della polvere di talco sono tali da permetterne il setaccio tramite maglia quadrata i cui fili hanno diametro nominale di di 50 μm e sono distanziati a 75 μm. La quantità di polvere utilizzata è pari a 2 kg per metro quadrato di camera.

Il dispositivo oggetto di prova viene posto all’interno della camera e, nel caso sia di categoria 1, viene creata all’interno del suo involucro una depressione. Successivamente la camera viene chiusa e viene attivata la pompa per il circolo della polvere di talco. Nel caso di dispositivi di categoria 1 la prova può durare 2 ore oppure 8 ore a seconda della portata e del volume di aria che si riesce ad aspirare dall’involucro in depressione. Per i dispositivi di categoria 2 la prova dura 8 ore.